sabato 29 novembre 2014

colllane donnarita

OCCORRENTE (per una collana a tre fili)
  • Tre strisce di microfibra di diversi colori, ognuna di 150x8cm
  • Forbici da sarta
  • Righello
  • Gesso da sarta

COME SI FA Donnarita-Detto-Fatto-Collane-nodi-tessuto-step-1
1. Per ritagliare bene le strisce di microfibra stendete la stoffa su un piano e tracciate delle linee verticali per tutta la lunghezza con un gesso da sarta. La misura ottimale è di 7/8 cm di larghezza.
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2. Ritagliate le strisce con forbici affilate.
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3. Stringete le strisce fra le mani e tirate forte finché la stoffa non si arrotola. Tirandole così le strisce diventano due metri di lunghezza.
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4. Piegate le striscia a metà e fate un nodo al centro. Poi altri due nodi ai lati mantenendo una distanza di 5 cm tra ogni nodo. lavorate una volta da un lato e una volta dall’altro in modo da tenere in nodi regolari da entrambi i lati. Nella prima striscia fate 7 nodi.
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5. Realizzate altre due strisce. Una con 11 nodi e una con 13 nodi.
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6. Portate tutti i sei capi delle strisce in pari e annodate i tre capi da un lato e i tre capi dall’altro lasciando 7/8 cm di striscia dopo il nodo. Il diverso numero delle annodature manterrà diverse le lunghezze delle strisce creando così una collana degradée.
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7. Annodate infine soltanto due dei capi delle annodature laterali. Stringete forte e tagliate via gli eccessi di stoffa.
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8. Così si presenta la collana finita con i fili in degradée.

LE ALTERNATIVE:
ORECCHINI, CERCHIETTI E FERMACAPELLI
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Con gli avanzi di stoffa create tanti nodini. Potrete usarli come se fossero perline. Si possono incollare con la colla a caldo e creare orecchini e fermacapelli.

I BRACCIALI
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Non solo collane ma anche bracciali. Basta avvolgere le strisce di microfibra ai polsi annodandole a ogni giro. Esattamente con il sistema con il quale si annoda un pezzo di magro per l’arrosto. Alternando i colori si creano una sorta di polsiere molto belle da indossare sotto i maglioncini invernali.

martedì 25 novembre 2014

Ravioli di ricotta e spinaci

Prepariamo l’impasto per la pasta
Per 10 persone
600 gr farina
6uova
20 gr Olio evo
1 pizzico di sale 15 sec. vel. 5 e 1 min. vel.Spiga.
Togliete l’impasto e lasciatelo riposare 15 minuti avvolto in un
canovaccio oppure con una pellicola.
Dopo il riposo si divide  l'impasto  in 4 e si  lavoro col matterello, spianandoli in una sfoglia sottile.
 Ripieno 
500 gr di ricotta
500 gr di spinaci
20 gr di burro
80 gr di parmigiano grattugiato
un pò di noce moscata
Preparare il ripieno
Sbollentare gli spinaci in acqua salata, strizzarli per bene e inseriamoli nel boccale tritarli 9 secondi a velocità 5/6.
2 minuti a 100° col l burro con un pò di noce moscata, farli raffreddare e poi
aggiungere la ricotta, parmigiano, un pizzico di sale, amalgamare bene pochi secondi a velocità 4
Prepariamo i ravioli
Prepariamo il primo foglio e con un cucchiaio versiamo un pò di ripieno a mucchietti ben distanziati fra loro, coprire con un’altro foglio e con una rondella taglia pasta formiamo i nostri ravioli.
Cuocete per pochi minuti i ravioli e condirli: con burro e salvia , ragù vegetale,ragù di carne ecc. ecc.

venerdì 14 novembre 2014

Riso al Vapore Bimby

Ingredienti

- 200 gr Riso
- 800 gr Acqua
- 1 Cucchiaio Dado Vegetale (facoltativo) o sale q.b.

Preparazione

Versa l'acqua nel boccale. Se vuoi, puoi aggiungere il dado vegetale o il sale. 6/7 Min. 100° Vel. 1.

Inserisci il cestello con dentro il riso e fai andare a 10 Sec. Vel. 6. In questo modo si bagna il riso e i chicchi non si appiccicano tra loro durante la cottura.

Cucinaper il tempo indicato dalla confezione Temp. Varoma Vel. 1 col misurino. Eventualmente, puoi mettere il misurino inclinato.

A metà cottura apri e gira un po' il riso con un cucchiaio.

giovedì 13 novembre 2014

Rotolini di zucchine

Rotolini di zucchine al forno

Ingredienti: 3 zucchine grandi,
100 grammi di prosciutto cotto
200 grammi di formaggio a fette (tipo emmental, fontina o provola)
 3 cucchiai di formaggio grattugiato,
 2 uova,
farina q.b., olio evo, sale.


Preparazione: Lavate le zucchine, spuntate le due estremità e tagliatele a fette lunghe spesse circa 3 mm. Rivestite una larga teglia con la carta da forno. Passatele ogni fetta di zucchina prima nella farina, da entrambi i lati e poi nelle uova sbattute con un pizzico di sale. Adagiate le fette di zucchina sulla teglia, oliatele leggermente e fatele cuocere in forno a 180° per circa 7-8 minuti, poi rigiratele tutte dall’altro lato e lasciatele cuocere altri 7-8 minuti. Adagiate su ogni fetta di zucchina una fettina di prosciutti cotto e una fettina di formaggio. Riavvolgetele delicatamente a formare un Rotolino e riponetele sulla teglia con la parte terminale di sotto in modo che restino chiusi. Una volta terminati tutti, spolverizzateli con il formaggio grattugiato rimetteteli per pochi minuti in forno, giusto il tempo di lasciar sciogliere il formaggio e rendere i Rotolini di zucchine al forno veramente deliziosi.

Strudel salato

Ingredienti
1 rotolo di pasta sfoglia pronta all’uso
2/3 zucchine di media grandezza
200 g di prosciutto cotto tagliato un poco più spesso della solita fetta
formaggio filante a piacere (mozzarella, provola, emmenthal o altro)
1 uovo
Semi di sesamo per decorare.

Prendiamo le zucchine, le spuntiamo e le affettiamo sottilmente (circa 2 mm) con l’uso della mandolina, facendo attenzione a non affettarsi le dita.
Mettiamo a scaldare una padella antiaderente e lasciamo cuocere le fette di zucchine rigirandole un paio di volte per pochi minuti, salandole leggermente e lasciandole intiepidire.
Apriamo la pasta sfoglia lasciandola sulla carta che l’avvolgeva.
Lasciamo una zona centrale libera, mentre ai lati produciamo dei tagli distanziati un paio di cm a lisca di pesce. (1)
Nella parte centrale mettiamo a strati in ordine: le zucchine, il prosciutto cotto e infine il formaggio filante tagliato a fette sottili o grattugiato in maniera abbondante , ripetendo il procedimento per 3 volte (2-3-4)
strudel di zucchine procedimento
Ora spennelliamo leggermente con dell’acqua i bordi tagliati in modo da poter fare aderire meglio la pasta sfoglia per il nostro strudel di zucchine e come facendo una specie di treccia, sovrapponiamo al centro prima una striscia destra e poi una sinistra come da foto
strudel di zucchine proc2
Sigilliamo bene in cima e in fondo, spennelliamo con l’uovo sbattuto la superficie e a piacere spolverizziamo con dei semi di sesamo.
Inforniamo a 200° in forno (ventilato possibilmente) già caldo per 35 minuti.
Una volta cotto estraiamo lo strudel con zucchine e lo lasciamo raffreddare e serviamo.
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lunedì 10 novembre 2014

Preparato per imburrare le teglie


 Per staccare bene le torte e i biscotti dalle teglie

  • 50 g di burro a dadini tenuto per circa 15′ a temperatura ambiente
  • 70 g di farina 00 setacciata
  • 120 ml di olio vegetale di semi d’arachidi 
 Versare nel boccale tutti gli ingredienti, impostare il tempo in 20 sec. e frullare a velocità 6, otterrete un composto cremoso da conservare in frigo per tre mesi.

sabato 11 ottobre 2014

sugo alle noci bimby

Quando e’ il periodo della frutta secca e delle noci abbiamo voglia di sperimentare tanti nuovi piatti buoni e gustosi.
Solitamente con questo tipo di ingredienti riusciamo a fare molti dolci gustosi ma pensiamo poco al salato. Oggi invece utilizziamo la frutta secca per creare la salsa di noci con il bimby. Un semplice condimento cremoso che si puo’ utilizzare sulla pasta a fine cottura. Le varianti che puoi trovare su libri e in giro sono tutte molto valide, buone e succulente. Ognuno cerca di personalizzare la propria ricetta aggiungendo qualche tocco di piu’ di pepe o di erbe per aromatizzare per esempio come la maggiorana o il timo.
Quest’ottimo sugo si abbina facilmente a pasta corta, lunga come tagliatelle oppure ripiena come ravioli, tortellini e chi piu’ ne ha ne metta. Per quanto riguarda la densita’ ad ognuno piace averla in maniera diversa, infatti sei proprio tu a scegliere la cremosita’ fluidita’ che essa avra’ nel tuo piatto. Solitamente si utilizza la frutta che e’ l’ingrediente principale con la pellicina per questione di praticita’ ma il retrogusto del piatto sara’ leggermente amaro. Per i piu’ pignoli, si puo’ anche togliere la pellicina sbollentando i gherigli per 5 min. in acqua bollente e munirsi di olio di gomito per sbucciarle uno ad uno.. personalmente preferisco saltare questo step, ma non si sa mai che a qualcuno non piaccia la buccia. Una volta cotta la pasta, scolala abbastanza al dente in maniera tale da poter mantecare per bene il tutto ritoccando il piatto con ancora pepe, sale! Molto importante conserva un po’ di acqua di cottura della pasta perche’ potrebbe tornare utile per legare il tutto durante la fase finale.
Che dirvi? Buon appetito!

Ingredienti versione 1

  • 1/2 spicchio d’aglio
  • 1 bicchiere di latte
  • 20 gherigli di noci
  • sale e pepe q.b.
  • 4 cucchiai di parmigiano o grana grattugiato
  • 1 cucchiaio di pinoli
  • 1 cucchiaio di olio

Procedimento

Metti tutti gli ingredienti nel boccale tutti gli ingredienti e trita 30-40 sec. vel.6 (il composto deve essere piu’ o meno tritato a seconda dei vostri gusti!)
Il composto e’ pronto e puoi utilizzarlo per i tuoi piatti

Ingredienti versione 2

  • 200 g di noci
  • 250 ml di latte
  • 1 spicchio di aglio piccolo
  • sale e pepe q.b.
  • 40 g di mollica di pane fresco o in cassetta
  • 50 g di grana o parmigiano
  • 1/2 bicchiere di olio d’oliva
  • 1 manciata di pinoli

Procedimento

Metti in una ciotola il pane in ammollo nel latte in modo che si ammorbidisca
Metti tutti gli ingredienti nel frullatore e trita per 40 sec. vel.7 e trita
Controlla se il composto ha la densita’ giusta o quella che preferisci
Aggiungi un po’ di latte (anche il rimasuglio del pane sgocciolato) nel caso in cui la crema creata sia eccessivamente densa

Consiglio

Puoi aggiungere anche della ricotta sostituendo un po’ di latte per avere un composto ancora piu’ morbido e gustoso! ;)
Dai uno sguardo anche a come fare il pesto con il basilico, sempre utile per condire ogni genere di primo! Delizioso e profumato!
Preparalo durante le feste di Natale o Capodanno, vedrai che figurone!

giovedì 25 settembre 2014

oli per friggere

Oli per friggere


Oli ideali per friggere



Quali sono gli oli migliori da utilizzare per le nostre fritture?

In commercio esistono numerosi tipi di olio, che si differenziano non solo per origine e sapore ma anche per le loro proprietà nutrizionali ed organolettiche.

I nutrizionisti consigliano di non esagerare con le fritture perché le alte temperature raggiunte con questo metodo di cottura alterano la struttura molecolare dei grassi producendo dei residui tossici per il nostro organismo.
Queste alterazioni si manifestano anche a livello fisico: un olio esposto ad elevate temperature assumerà infatti un colore sempre più scuro, producendo residui schiumosi e aumentando la propria viscosità.

Tra i numerosi oli presenti sul mercato ve ne sono alcuni più stabili e resistenti alle alte temperature ed altri che si decompongono più facilmente.

La formazione di sostanze tossiche dipende da tre principali fattori:

In particolare gli oli contenenti grandi quantità di acidi grassi polinsaturi non vanno utilizzati per le fritture. Insomma, i famosi grassi omega 3 di cui tanto si parla per la loro utilità nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, se sottoposti ad alte temperature diventano instabili producendo residui nocivi per il nostro corpo. Analogo discorso per gli omega-6.
Il punto di fumo corrisponde alla temperatura massima raggiungibile da un olio prima che questo inizi a bruciare e a decomporsi creando le sopraccitate sostanze tossiche.

Punto di fumo di alcuni oli e grassi *
Olio di girasole meno di 130 °C
Olio di soia 130 °C
Olio di mais 160 °C
Olio di arachide 180 °C
Olio extravergine di oliva 210 °C
Olio di cocco 177 °C
Olio di palma raffinato** 240 °C

(*) i valori proposti possono variare anche sensibilmente in relazione al grado di raffinazione, alla varietà dei semi, all'andamento stagionale e alle tecniche colturali; per questo motivo in letteratura si possono trovare valori differenti. Il punto di fumo diminuisce - anche notevolmente - se l'olio non è conservato in maniera opportuna (ricordiamo che è necessario ripararlo dalla luce e dal calore) e se è già stato usato nelle precedenti fritture.
(**) gli oli raffinati hanno un punto di fumo superiore rispetto ai non raffinati e sono quindi più adatti alla frittura.

L'olio d'oliva è l'olio ideale per friggere grazie ad un punto di fumo abbastanza elevato.
L'olio di girasole ha un punto di fumo molto basso ed è ricco di acidi grassi polinsaturi; per questi motivi se ne sconsiglia l'impiego. Similmente, anche l'olio di colza e di vinaccioli andrebbero evitati per le fritture. Ciò nonostante, al supermercato è facile imbattersi in oli di vinaccioli raffinati con punti di fumo dichiarati superiori ai 220°C.
L'olio di semi di arachidi ha il suo punto di fumo a 180° e grazie a questa sua buona stabilità alle alte temperature risulta uno degli oli da preferire.
Di seguito sono riportata le linee guida del ministero della sanità per l'utilizzo di oli e grassi per la frittura

Percentuali di acidi grassi presenti negli oli vegetali

OLI monoinsaturi polinsaturi saturi
girasole 24 65 11
mais 27 60 13
arachide 50 30 20
soia 22 63 15
colza 60 30 10
vinacciolo 16 72 12
oliva 75 10 15

RACCOMANDAZIONI PER L'USO DEGLI OLI E DEl GRASSI PER FRITTURA

  • Utilizzare per la frittura solo gli oli o i grassi alimentari idonei a tale trattamento in quanto più resistenti al calore.
  • Curare una adeguata preparazione degli alimenti da friggere, evitando per quanto possibile ha presenza di acqua e l'aggiunta di sale e spezie che accelerano l'alterazione degli oli e dei grassi. Il sale e le spezie dovrebbero essere aggiunti all'alimento, preferibilmente, dopo la frittura.
  • Evitare tassativamente che la temperatura dell'olio superi i 180°C. Temperature superiori ai 180 °C accelerano infatti l'alterazione degli oli e dei grassi. È opportuno quindi munire ha friggitrice di un termostato.
  • Dopo la frittura è bene agevolare mediante scolatura l'eliminazione dell'eccesso di olio assorbito dall'alimento.
  • Provvedere ad una frequente sostituzione degli oli e dei grassi. Vigilare sulla qualità dell'olio durante la frittura, tenendo presente che un olio molto usato si può già riconoscere dall'imbrunimento, dalla viscosità e dalla tendenza a produrre fumo durante la frittura.
  • Filtrare l'olio usato, se ancora atto alla frittura, su idonei sistemi e/o sostanze inerti (coadiuvanti di filtrazione); pulire a fondo il filtro e la vasca dell'olio. Le croste carbonizzate, i residui oleosi -viscosi o i resti di un olio vecchio accelerano l'alterazione dell'olio.
  • Evitare tassativamente la pratica della ricolmatura (aggiunta di olio fresco all'olio usato). L'olio fresco si altera molto più rapidamente a contatto con l'olio usato.
  • Proteggere gli oli ed i grassi dalla luce.



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lunedì 30 giugno 2014

Caponata siciliana

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Ingredienti per la caponata

10 melanzane
Olio per friggere
1 grosso sedano
una cipolla
300 grammi olive verdi
3 cucchiai di capperi sott’aceto o salati
1,5 litri salsa di pomodoro fresco
Sale e pepe q.b.
1 bicchiere di aceto
2 cucchiai di zucchero

Procedimento per la caponata

Sciacquare le melanzane, togliere il picciolo assieme alla punta della melanzana, tagliare soltanto una striscia  di buccia praticando un taglio verticale che va da punta a punta. A questo punto tagliare le melanzane a cubetti piuttosto grossi e friggerle in olio bollente e metterle a sgocciolare su carta assorbente.
Pulire il sedano eliminando tutte le foglie verdi, tagliarlo a pezzi e bollirlo in acqua salata. In un grosso contenitore mettere a soffriggere la cipolla affettata, non appena sarà imbiondita aggiungere il sedano bollito, le olive snocciolate e tagliate a pezzi, i capperi sott’aceto (se usiamo quelli salati bisogna dissalarli) e la salsa di pomodoro. Aggiustare di sale e pepe e far cuocere. A cottura quasi ultimata unire alla salsa le melanzane fritte, pare insaporire per qualche minuto. Nel frattempo sciogliere nell’aceto lo zucchero quindi versarlo nella salsa con le melanzane. Fare sfumare bene l’aceto. È un piatto che si apprezza meglio se consumato freddo.

Il pasticcio di caponata


Ingredienti per il pasticcio di caponata

La caponata appena preparata
550 grammi farina 00
200 grammi strutto
40 grammi zucchero semolato
120 grammi vino bianco secco
1 uovo
1 tuorlo
1 cucchiaino di cannella
Un pizzico abbondante di sale

Procedimento

Il giorno prima impastare la farina, lo strutto, lo zucchero, la cannella, il sale, l’uovo intero e il tuorlo e il vino. Amalgamare velocemente fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea. Ricoprire con la pellicola e metterla in frigo.
Imburrare una teglia oppure foderarla con carta da forno, quindi stendere la pasta frolla e ricavare due dischi. Con il primo fodereremo la teglia fino ai bordi, l’altro ci servirà per chiudere il pasticcio.
Versare nella teglia la caponata, quindi chiudere con l’altro disco di di pasta frolla, avendo cura di sigillare bene i bordi. Mettere in forno, a temperatura moderata, per circa trenta minuti. Servire freddo o tiepido.

A proposito di caponata

Definire la caponata di melanzane non è facile, perché non riesco a trovare aggettivi. Per me è uno dei principali capolavori  della cucina siciliana. Trovarsi davanti a questo piatto polifonico, poter gustare quest’incontro di gusti, odori e sapori, caratteristici della nostra cucina, è come rivivere in un attimo i millenni di storia che ci sovrastano.
La melanzana ce la portarono i saraceni, che la chiamavano badindgian, noi siciliani l’abbiamo adottato  facendola  divenire uno degli elementi più rappresentativi della nostra cucina. Pensiamo, ad esempio,  alla sontuosa “pasta alla Norma”, alla lussuosa “parmigiana di melanzane” e agli altri cento modi con cui i cuochi siciliani si esprimono nel cucinarla. Nel tempo divenne la regina di tutti gli ortaggi, al punto che (come cita in un suo libro Gaetano Basile), non di rado, poeti e narratori l’hanno paragonata ad una bella donna: carnosa, soda e dalla pelle nera lucida….
L’agro-dolce, di origine persiana, arrivò in Sicilia grazie ai mussulmani.
Per quanto concerne l’origine del nome, esistono diverse “scuole di pensiero”. Per alcuni, i marinai furono i primi a usare questa salsa che ammorbidiva le loro dure gallette che definivano “cappone di galera”, e che invece veniva chiamata,  dai tavernieri, con il nome latino: cauponae. Altri affermano che il nome ci è stato tramandato dai soliti Monsù, che usavano la salsetta per conservare per poco tempo la cacciagione, fra cui il cappone; ingrediente che definiva quelle preparazioni capponate. Altri ancora riferiscono che questo agro-dolce serviva per condire la lampuga tagliata a pezzi. Questo pesce in dialetto lo chiamiamo capone, così si spiega il nesso capone-caponata.
Al di la dell’etimologia, posso affermare con certezza che questa pietanza resta unica nel suo genere e richiede elementi essenziali come la melanzana nostrana che, fra le sue caratteristiche, ha quella di essere compatta al punto giusto da non permettere l’assorbimento d’olio nella frittura, i capperi, il sedano, le olive verdi e l’inconfondibile agrodolce che caratterizza questa sinfonia di odori e sapori.

mercoledì 25 giugno 2014

Pasta con zucchine pomodori e gamberetti

Ingredienti per 2 persone:
Pacco pasta O' sole mio- 200 gr di pasta formato O’ sole mio o fusilli/eliche
- 3 zucchine piccole
- 5 pomodorini
- 100 gr di gamberetti sgusciati
- 80 gr di pistacchi sgusciati, meglio se di Bronte
- 1 pezzetto di formaggio pecorino
- basilico
- olio d’oliva
- mezzo aglio
- peperoncino
- prezzemolo
Preparazione:
Lavare bene le zucchine e asciugarle
Zucchine lavate
Tagliarle a rondelle
Zucchine a rondelle
Fare un battuto di aglio, prezzemolo e peperoncino e metterlo a soffriggere in padella con un po’ di olio
Battuto di aglio prezzemolo e peperoncino a soffriggere
Appena inizia a soffriggere aggiungete le zucchine tagliate a rondelle
Aggiunta zucchine a rondelle
Far soffriggere un po’ poi aggiungere un po’ di acqua tiepida e continuare la cottura
Aggiunta acqua tiepida alle zucchine
Nel frattempo tagliate i pomodorini a pezzetti su un tagliere
Pomodori a pezzetti
Quindi aggiungeteli alle zucchine
Pomodorini aggiunti alle zucchine
Coprite con un coperchio e fate cuocere per circa 10 minuti
Zucchine e pomodorini cotti
Quando zucchine e pomodorini sotto cotti, spengete il fuoco e aggiungete i gamberetti
Aggiunta gamberetti
Nel frattempo preparate il pesto (rapido) di pistacchi: mettete nel mixer i pistacchi sgusciati, l’olio, il formaggio e tre foglie di basilico e azionate il mixer!! Rispetto alla ricetta del pesto di pistacchi con cui ho fatto la pasta qualche tempo fa non ho messo l’aglio perchè lo avevo già messo nelle zucchine e voelvo una ricetta leggera (x quanto possibile)…
Ingredienti per pesto di pistacchi nel mixer
Aggiungete il pesto di pistacchi in padella con le zucchine, i gamberetti e i pomodorini e mescolate
Condimento di pesto di pistacchi, zucchine, gamberetti e pomodorini
Nel frattempo cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolatela al dente e saltatela in padella con il condimento a base di pesto di pistacchi, zucchine, gamberetti e pomodorini
Pasta O' sole mio saltata in padella con pesto di pistacchi, zucchine, gamberetti e pomodorini
Impiattate e guarnite con un ciuffetto di basilico!
Pasta O' Sole Mio con pesto di pistacchi, zucchine, gamberetti e pomodorini piatto bianco
Buon appetito!

mercoledì 2 aprile 2014

salsa tzatziki

yogurt greco al naturale, 300gr
cetriolo fresco, 1
aglio, 2 spicchi
sale, olio extra vergine di oliva
Tempo di preparazione: 10 minuti
Preparazione:
Iniziamo la nostra ricetta partendo dal cetriolo: lavatelo bene sotto un getto di acqua corrente e spuntatelo; tagliatelo poi in quarti e tagliate la parte centrale dove sono presenti i semini. Affettatelo e disponetelo poi all’interno di un colino dalle maglie molto strette, quindi aggiungeteci un pizzico di sale groso e lasciatelo riposare per una mezz’ora circa. Durante questo lasco di tempo, l’ortaggio spurgherà tutta l’acqua interna che, altrimenti, annacquerebbe la salsa che stiamo andando a preparare.
Trascorso il tempo indicato, strizzatelo con vigore e riversatelo nel mixer da cucina insieme agli spicchi di aglio e un paio di cucchiai di olio extra vergine di oliva, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
Aggiungete infine lo yogurt greco al naturale e mescolate bene tutti gli ingredienti finché non si saranno bene amalgamati del tutto. Se necessario, aggiustate con un pizzico di sale e del pepe.
La vostra salsa tzatziki è ora pronta per essere gustata nella maniera che preferite.

Salsa al vino rosso


Salsa al vino rosso E' ottima come accompagnamento come accompagnamento di carni rosse ma anche per scaloppe di branzino o di orate


Ingredienti
Per 6 persone
  • 200 ml di vino rosso
  • 3 chicchi pepe nero
  • 1 foglia di alloro
  • 1 rametto di timo
  • 1 cucchiaino da tè di maizena stemperato in 3 di acqua
Procedimento
In un pentolino fate bollire a fuoco vivace il vino con il pepe e l'alloro facendolo ridurre del 50%. Aggiungete poi la maizena stemperata con l'acqua e lasciate ribollire per un minuto e poi versatela sulla carne

giovedì 13 marzo 2014

Danubio ricetta

Ingredienti:
550 g farina Manitoba (farina americana detta anche di forza)
250 g latte
50   g olio d’oliva extra vergine (io uso olio di girasole)
30   g zucchero
10   g sale
1     cubetto lievito di birra
1    uovo intero
1    tuorlo + poco latte per spennellare.


Ripieno
Emmenthal e prosciutto cotto; stracchino o mascarpone e prosciutto cotto; e tutto ciò che suggerisce la vostra fantasia purchè non sia troppo liquido.




 Preparazione
Nel boccale mettere latte, olio, zucchero, lievito, uovo intero e impostare 10 Sec. Vel. 6.
Aggiungere farina e sale: 3 Min. Vel. Spiga.
Danubio ricetta
Mettere l’impasto a lievitare, possibilmente in un luogo lontano da correnti d’aria,( io lo lascio nel forno spento preriscaldato a 50°) per circa  un’ora e mezza.
Una volta lievitato, prendere poco impasto, mettere il ripieno e formare una pallina.

Posizionare le palline così preparate, in una teglia coperta di carta forno e lasciare lievitare per circa un’ora.
Spennellare con latte e tuorlo d’uovo e cuocere in forno preriscaldato, a 180°per 20/30 minuti.
Procedimento senza Bimby(postato da Aitina)
Mettere la farina in una terrina, aggiungere l’olio, lo zucchero, l’uovo, il lievito sciolto nel latte tiepido. Impastare a lungo, il frullatore con le fruste a spirale va bene.Quando la pasta è ben amalgamata, aggiungere il sale. Continuare ad impastare e riporrea lievitare in un luogo caldo e asciutto.
Reimpastare con le mani quando la pasta è lievitata (almeno dopo un’ora) e fare le palline.


Danubio
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martedì 4 marzo 2014

Zeppole sarde di signora Maria col bimby

INGREDIENTI

1 kg di farina manitoba
500 g di patate lesse e passate
3 uova
750 g di latte
25 g di lievito di birra
4 arance di cui 4 grattugiate e 2 spremute
1 bustina di zafferano
acqua di fiori d'arancio q.b.
un bicchierino di filu e ferru o grappa
sale q.b.
Olio di arachidi per friggere.


PREPARAZIONE

Lessare le patate.
Settacciare la farina, introdurre nel bimby con la buccia delle arance, turbo 30 sec. togliere la farina. 
Nel bimby  mettere 250 di latte 3 min. 40° vel. 2, aggiungere lo zafferano, il lievito, acqua di fiori d,arancio, il succo delle arance, le patate  30 sec. vel 4.
Aggiungere la farina, le uova,  il sale, vel. 6/7 per 30 sec., poi vel. spiga per 2 minuti. Aggiungere il restante latte, lentamente a filo dal foro del boccale a vel.3/4 per diluire l'impasto finchè non diventa omogeneo. Aggiungere il liquore, lavorare ancora 30 secondi.
Coprire e lasciare lievitare una mezz'ora.
Fare scaldare l'olio in una padella larga, far cadere l'impasto da un imbuto con il foro largo, partendo dal centro della padella, formare dei cerchi concentrici, girare dall'altra parte aiutandosi con una forchetta. Far asciugare su carta assorbente e passare subito nello zucchero semolato.

(nota: si può usare anche una bottiglia di plastica al posto dell'imbuto).

martedì 25 febbraio 2014

Pan brioche dolce bimby

Ingredienti:
  • 250 grammi farina manitoba
  • 150 ml latte
  • 50 grammi di zucchero
  • 30 grammi di burro
  • 15 grammi di lievito di birra
  • 1 tuorlo+latte per spennellare

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Procedimento:
Sciogliete il burro a bagnomaria o nel microonde e fatelo raffreddare
Mettete il latte nel boccale riscaldatelo 30 secondi velocità 1 a 37°
Aggiungete il lievito di birra fresco e frullate 10 secondi velocità 3
Versate nel boccale la farina manitoba,lo zucchero,il burro sciolto precedentemente e fatto raffreddare
Impastate 3 minuti velocità spiga
Togliete con la spatola l’impasto dal boccale,formate una palla e fatelo lievitare in una ciotola coperta fino al raddoppio
A lievitazione pesate l’impasto e dividetelo in tre parti uguali
Formate tre cilindri e intrecciateli tra di loro
Mettete il pan brioche dolce bimby sulla teglia rivestita di carta forno e fatela riposare altri 30 minuti
Mettete in un bicchiere monouso il tuorlo,aggiungete due cucchiai di latte e mescolate con una forchetta
Spennellate la superficie con il tuorlo+ latte
Riscaldate il forno a 180°statico
Infornate il pan brioche dolce e fatelo cuocere per 30 minuti
A cottura toglietelo dal forno e fate raffreddare il vostro pan brioche dolce bimby prima di tagliarlo a fette e servirlo

venerdì 21 febbraio 2014

Spaghetti tonno capperi acciughe crema di peperoncino


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Dosi per una persona:
Olio EVO
2 spicchi d’aglio
Cipolla opzionale
Un cucchiaio di capperi sotto aceto
Due filetti di acciughe
Una scatoletta di tonno
Vino bianco
Un cucchiaio di crema di peperoncino
Prezzemolo opzionale
Spaghetti q.b.

Immagine Allegata
  
Far imbiondire i due spicchi di aglio in una padella con olio EVO a fuoco  dolce, evitando di bruciarlo e renderlo amaro.
Aggiungere un cucchiaio di capperi sotto aceto, due filetti di acciughe, rosolare i capperi e far sciogliere i filetti.
Aggiungere una scatoletta di tonno dal quale avremo scolato l’olio, far cucinare velocemente e prima che inizi ad asciugarsi spruzzare con del vino bianco.
Attenzione il tonno tende ad asciugarsi velocemente e diventare stopposo.
Quando il vino sarà evaporato spegnere il fuoco ed aggiungere un cucchiaio di crema piccante di peperoncino, amalgamare il tutto e unire agli spaghetti.
Se si preferisce saltare gli spaghetti in padella è meglio scolarli più al dente.
 
Immagine Allegata
 
A piacimento si può unire un po’ di cipolla al soffritto e qualche oliva che lega bene con i capperi e con il tonno.
Si può aggiungere del prezzemolo tritato direttamente sul piatto finito.
La crema di peperoncino è molto piccante se mangiata da sola ma in questa preparazione diventa adatta anche a chi non è particolarmente abituato, comunque le prime volte è meglio usare dosi ridotte come un cucchiaino invece che un cucchiaio.

sabato 15 febbraio 2014

Tutto sulle patate


PATATE ROSSE

Caratteristiche: hanno la polpa soda e compatta, che rimane consistente anche dopo una lunga cottura. Le patate rosse sono ideali lessate, al forno o in umido e fritte.
A Cetica, in un piccolo centro dell'aretino, in Toscana, viene coltivata una varietà pregiata. Un tempo era relegata alle cucine casalinghe dei nonni e si storceva il naso all'idea di dover sbucciare una patata con "gli occhi profondi", mentre oggi, la "Rossa" di Cetica è amatissima, grazie al suo gusto saporito e leggermente salino, che l'ha portata sulle tavole di famosi ristoranti e nelle cucine di importanti chef





PATATE A PASTA BIANCA

Caratteristiche: sono farinose, perché molto ricche di amido. Sono adatte alla preparazione del purè, gli gnocchi, le crocchette, gli sformati e, in generale, per tutti i composti morbidi a base di patate.


LA PREPARAZIONE

Per fare il purè è preferibile passare le patate in uno schiacciapatate, in modo che risulti soffice e leggero. Il frullatore non è adatto, perché il movimento circolare delle lame rende il composto elastico e gommoso. 


PATATE A PASTA GIALLA

Caratteristiche: sono compatte, sode e poco farinose, sono ideali da friggere, lessare, cuocere in forno, in umido.
A Uboldo, in un piccolo centro nella provincia di Varese, viene coltivata una varietà pregiata. 







PATATINE NOVELLE

Caratteristiche: sono chiamate anche patate primaticce. Si distinguono per il loro sapore delicato e la buccia sottile. Provengono da zone a clima mediterraneo e sono raccolte nel periodo primaverile, prima della completa maturazione, hanno la buccia sottile e la polpa tenera.


LE PROPRIETA'

Grazie al loro basso contenuto calorico sono ideali per le diete ipocaloriche.


LA PREPARAZIONE

Se sono fresche si possono cuocere con la buccia, dopo averle ben strofinate sotto l'acqua corrente, strofinandole energicamente con un telo, per togliere la pellicola esterna.


UTILIZZO DELLE PATATINE

Sono ottime arrostite in forno, cotte a vapore e saltate in padella. 








PATATA AMERICANA DOLCE

Caratteristiche: è di una specie diversa dalle patate comuni, ha la polpa particolarmente dolce e delicata.


LE PROPRIETA'

La patata dolce, chiamata anche patata americana, è ricca di betacarotene, un potente antiossidante, membro della salutare famiglia dei carotenoidi. Favorisce la protezione contro tumori dell'apparato digerente, migliora l'artrite e aiuta a migliorare la risposta immunitaria.


UTILIZZO DELLE PATATE DOLCI

Sono perfette da cuocere arrosto oppure da lessare e condire con burro crudo, cosparse di zucchero e cannella. Se si desidera zuccherarle bisogna sbucciarle, tagliarle a pezzi di dimensioni uniformi, cuocerle in acqua e latte in parti uguali, saranno ancora più dolci.Si possono anche tagliare a rondelle e friggirle in olio ben caldo come le patate fritte,dopo cospargerle di zucchero.



  

lunedì 3 febbraio 2014

Insalata di mare









Ingredienti
Cozze 500 gr
Vongole 500 gr
Gamberi sgusciati 200 gr
Calamari 200 gr
Polpo 1 da circa 1 Kg
Carote 1
Sedano 1 costa
Sale q.b.
Prezzemolo 2 rametti
Limoni 1
Olio di oliva extravergine 5 cucchiai                                                                                                                  Aglio 2 spicchi
Per condire
Prezzemolo tritato 2 cucchiai
Sale q.b.
Olio di oliva extravergine 50 gr

Preparazione

Per preparare l’insalata di mare iniziate dai molluschi. Pulite sotto acqua corrente le cozze e raschiate bene con una retina la superficie eliminando i cirripedi (1) secondo le indicazioni che trovate qui (Pulizia delle cozze). Spurgate e pulite bene le vongole: lasciatele dentro una ciotola  con una manciate di sale grosso (2) e copritele con acqua, muovendole con le mani una contro l’altra in modo che eliminino tutta la sabbia possibile, per un paio d'ore. Durante questo tempo cambiate l’acqua e il sale grosso e ripetete l'operazione ancora 1-2 volte, finchè l’acqua nella ciotola, dopo il riposo, non risulterà chiara e pulita del tutto. Ora pulite i calamari, separando la testa dal corpo con un paio di forbici ed eliminando la pelle (3) come illustrato qui (Pulizia dei calamari).
Sgusciate i gamberi (4), lasciando la coda e incidete, con un coltellino, il dorso così da eliminare il filo nero all’interno (5).  Ora passate al polpo: se non è già pulito, eliminate il becco centrale (6) e proseguite come mostrato qui (Come pulire un polpo).
 
Ora passate alla cottura dei pesci: fate aprire le cozze e le vongole in padella con 2 cucchiai di olio e 2 spicchi d'aglio (7), coprendole con un coperchio e cuocendo per 3-4 minuti, poi sgusciatele (8), lasciandone qualcuna intera per la presentazione finale del piatto e mettetele da parte. Intanto preparate una pentola d'acqua aromatizzata con un limone diviso in quarti, una costa di sedano e 2 rametti di prezzemolo in cui farete cuocere i restanti pesci (9).
Iniziate con il polpo: quando l'acqua starà bollendo, immergete per tre volte consecutive i tentacoli del polpo in modo da farli arricciare (10-11), poi immergetelo intero, abbassate il fuoco al minimo e, coprendo con un coperchio la pentola, lasciatelo cuocere per circa 40 minuti (circa 20 minuti per ogni 500 gr di polpo). Tirate fuori dalla pentola il polpo quando avrà terminato la cottura e proseguite nella stessa acqua con la sbollentatura dei calamari interi (12) per 10 minuti (oppure potete preparare un altro pentolino d'acqua con metà limone, metà sedano e un rametto di prezzemolo).
Cuocete anche i gamberi nella stessa acqua per 5 minuti (13). Una volta raffredati, tagliate a rondelle i calamari (14) e a tocchetti il polpo (15).
Preparate la dadolata di verdure tagliando a piccoli cubetti la carota e il sedano (16); poi sbollentateli in acqua per 3 minuti (17), scolateli e metteteli da parte. In una ciotola ponete l'olio, il sale e il prezzemolo e emulsionate con una frusta (18).
Infine riunite insieme in una ciotola capiente i pezzi di polpo, le vongole, i gamberi, i calamari e le cozze (19), condite il pesce con l'emulsione di olio e mescolate (20) bene affinchè il condimento si distribuisca su tutto il pesce. Alla fine aggiungete le verdurine (21), mescolate ancora e servite la vostra insalata di mare come preferite: leggermente tiepida o fredda!

Conservazione

L'insalata di mare si conserva in frigorifero coperta con uno strato di pellicola per un paio di giorni e sarà ancora più buona perchè il pesce si insaporirà ancora di più!

Consiglio

Se non gradite le verdure nell'insalata di mare potete ometterle.

Crostata con pesto misto e pancetta
















Per la pasta briseé
Pasta brise' 300 gr
Per il ripieno al pesto
Noci 50 gr
Mandorle non pelate 40 gr
Erba cipollina 10 gr
Menta 20 gr
Basilico 20 gr
Prezzemolo 20 gr
Aglio 1 spicchio
Sale q.b.
Olio di oliva extravergine q.b.
Ricotta fresca 250 gr
Uova medie, 1 intero e 1 tuorlo
Philadelphia 80 gr
Farina 00 2 cucchiai
Per la crema all'uovo
Uova 1 intero e 1 tuorlo
Panna fresca 200 ml
Pancetta dolce 150 gr

Preparazione

Preparate la brisee seguendo le istruzioni che trovate qui, mettete in frigo almeno per un'ora. Preparate il pesto di erbe mettendo nel mixer le erbe miste (1), le noci e le mandorle (2), l'aglio e in ultimo l'olio (3);
tritate il tutto molto finemente in modo da ottenere una crema omogenea (4); in caso servisse aggiungete ancora un pò di olio. In una capiente terrina unite la ricotta, il philadephia, l'uovo e il tuorlo (5), aiutandovi con una frustina mescolate bene; unite anche il pesto ottenuto (6) e mescolate di nuovo.
 
Aggiungete anche i due cucchiai di farina (7) e tenete da parte il composto; Sbattete la panna e l'uovo intero con il tuorlo in un contenitore (8) e tenete da parte anche questo; In una padella antiaderente ben calda fate rosolare la pancetta senza altri grassi e fatela poi intiepidire (9).
Stendete la brisee in una sfoglia sottile e rivestite lo stampo da 26 cm da crostata con carta forno e poi la sfoglia; versate il composto con il pesto (10), poi sopra la pancetta arrostita (11) e in ultimo il composto di uova e panna (12);. Infornate in forno caldo a 180° ventilato per almeno 45 minuti; avrà la tendenza a gonfiare leggermente ma è normale, raffreddandosi poi tornerà a livello.

Tris di cheesecake salate


Inredienti per la base (per 12 mini cheesecake)
Cracker tipo Tuc 150 gr
Burro 70 gr
per il ripieno alle olive (per 4 mini cheesecake)
Philadelphia alle olive 150 gr
Colla di pesce 3 gr
Panna fresca liquida 70 gr piu' 2 cucchiai
Sale q.b.
Pomodori secchi sott'olio 3-4
per il ripieno al prosciutto (per 4 mini cheesecake)
Philadelphia al prosciutto 150 gr
Colla di pesce 3 gr
Panna fresca liquida 70 gr piu' 2 cucchiai
Sale q.b.
Capperi sotto sale 90 gr tritati
per il ripieno al salmone (per 4 mini cheesecake)
Philadelphia al salmone 150 gr
Colla di pesce 3 gr
Panna fresca liquida 70 gr piu' 2 cucchiai
Sale q.b.
Aneto 10 gr tritato

Preparazione

Per preparare il tris di cheesecake salate iniziate predisponendo il fondo: mettete i biscotti Tuc nel mixer (1) quindi sminuzzateli finemente (2). Ponete il burro a sciogliere in un pentolino; nel frattempo mettete i biscotti sminuzzati in una ciotola e aggiungete a poco a poco il burro sciolto (3) amalgamando per bene il tutto.
Ponete dei pirottini in una teglia da 12 muffin, versate i biscotti sbriciolati e compattate bene la base di biscotto (4). Fate raffreddare il composto in frigorifero per mezz’ora o in freezer per una decina di minuti. Ora dedicatevi ai diversi ripieni. Mettete la colla di pesce ad ammorbidire in acqua fredda per 10 minuti; potete ammorbidire in contemporanea tutte le 3 dosi di colla di pesce che serviranno per i ripieni ponendole in 3 ciotole separate contenenti dell’acqua fredda (5) , trascorsi 10 minuti, la colla di pesce si sarà ammorbidita, strizzatela bene e sciogliete ciascuna dose di colla di pesce (3 gr) in 2 cucchiai di panna calda (6) e lasciatela intiepidire,
anche in questo caso procedete in contemporanea per i tre ripieni predisponendo le 3 ciotole contenenti ciascuna 2 cucchiai di panna calda (7). Montante la panna fresca (8): per praticità potete montare in un'unica ciotola la dose totale di panna (210 gr) che poi andrete a dividere in 3 porzioni uguali (9) che serviranno per i 3 ripieni. Dedicatevi ora ai ripieni.
RIPIENO ALLE OLIVE: ponete in una capiente ciotola il Philadelphia alle olive (10), unite i capperi tritati (11) ed amalgamate la crema, incorporate la miscela di panna con la colla di pesce (12)
Prendete una porzione di panna montata e unitela alla crema di Philadelphia alle olive (13) mescolando per amalgamare bene il composto, la crema alle olive è pronta, conservatela in frigorifero. RIPIENO AL PROSCIUTTO: ponete in una ciotola il Philadelphia al prosciutto (14), tritate al coltello i pomodori secchie uniteli alla crema (15), amalgamate il composto e unite la colla di pesce sciolta nella panna.
Aggiungete al composto un'altra porzione di panna precedentemente montata (16) e mescolate fino ad ottenere una crema omogenea. La crema al prosciutto è pronta conservatela in frigorifero. RIPIENO AL SALMONE: ponete in una ciotola il Philadelphia al salmone (17), unite l’aneto tritato (18), amalgamate il composto e unite la colla di pesce sciolta nella panna.
Aggiungete al composto la panna montata (19) e mescolate per amalgamare bene la crema. A questo punto riempite 3 sac à poche con i rispettivi ripieni (20) e versateli nello stampo da muffin (21). Lasciate rassodare in frigorifero il tris di cheesecake salate per almeno 2 ore.
 Nota Aggiuntiva: + 30 minuti di riposo della base e 2 ore di riposo per far rassodare la crema

domenica 2 febbraio 2014

rimedi viso

Rimedi per le Rughe

Sostanze che agiscono direttamente sul derma, aumentando il firming cutaneo: Retinolo, Panax Ginseng, Centella Asiatica, derivati vegetali di Olivo, Avocado, Soya, alghe

Integratori Antirughe

Gli antiossidanti sono da anni bersaglio di innumerevoli ricerche atte a determinarne il potenziale per la salute dell'uomo. La loro efficacia viene testata prevalentemente in vitro ma non è detto che quanto accade in una provetta di laboratorio avvenga anche all'interno dell'organismo; banalmente, un antiossidante che performa molto bene in vitro ma subisce alterazioni digestive e/o non viene efficacemente assorbito a livello intestinale, risulta pressoché inutile come principio attivo antiossidante/antirughe.
Le molecole ad azione antiossidante che possono essere impiegate negli integratori antirughe sono particolarmente numerose e comprendono polifenoli (resveratrolo, epigallocatechine, quercitina...), vitamine (in particolare Vitamina A, C ed E), carotenoidi (precursori della vitamina A, tra cui il licopene) e molte altre sostanze (ad esempio selenio, coenzima Q10, acido lipoico). Questi composti sono in grado di reagire con i radicali liberi riducendone la reattività e generando molecole meno pericolose, facilmente eliminabili dall'organismo. Ricordiamo, a tal proposito, che non esiste un antiossidante universale efficace ed attivo contro tutti i tipi di radicali liberi; da qui l'esigenza di combinare diversi antiossidanti in modo che le diverse molecole possano agire in modo complementare o in sinergia; risulta altrettanto importante abbinare l'integratore antirughe ad una dieta equilibrata e correttamente ripartita.
Un altro problema tipico degli antiossidanti è una fragilità intrinseca che li conduce a perdere la propria azione antiradicalica in caso di esposizione alla luce o a fonti di calore. Da qui l'esigenza di minimizzare tale eventualità adottando tecnologie produttive che ne preservino il potere antiossidante originario.
Integratori Antirughe






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lunedì 27 gennaio 2014

basmati cucina cinese

iniziamo:
mettere nel boccale l'acqua , mettere il riso basmati nel cestello e mettere il cestello con il riso nel boccale appoggiato sulle lame dove l'acqua vada a sfiorare appena il riso ..
nel varoma mettere i piselli e il prosciutto cotto , mescolate questi due ingredienti insieme ...

 coprire con carta forno bagnata e strizzata il vassoio del varoma , in una ciotolina rompere le uova mettere una spolverata di pepe e di sale sbatterle con una forchetta e versare le uova sbattute nel vassoio del varoma rivestita con carta forno bagnata strizzata..
chiudere il boccale con il tappo e appoggiare sopra il varoma  e cuocere il tempo indicata sulla confezione del riso 13-15 minuti tempo varoma velocità 3..
togliere il varoma e il cestello dal boccale una volta cotto..

togliere la frittatina e tagliarla pezzettini piccoli , in una ciotola versare dentro il riso e aggiungere i piselli , il prosciutto cotto aggiustare di sale e unite un filo di olio mescolate con due cucchiai , aggiungere la frittatina a pezzettini e mescolare il tutto per amalgamare tutto insieme , lasciate riposare qualche minuto prima di servire in tavola...
LEGGERO E BUONO .....


... PROVARE PER GUSTARE ...
... LIA ...