giovedì 28 aprile 2011

Decalogo del perfetto vacanziere

Il decalogo del perfetto vacanziere
di anna

Luglio, tempo di vacanze. Ma mentre facciamo le valige, non scordiamoci di pensare alla casa.

Capita spesso di trovare sgradite sorprese al nostro ritorno: piante secche, pavimenti allagati o, peggio ancora, cassetti svuotati.

Vediamo allora dieci consigli per partire più sereni:

1. ricorda di chiudere tapparelle e finestre: eviterai incursioni indesiderate di insetti, acqua piovana e malintenzionati;
2. installa i gancetti di sicurezza sulle tue tapparelle: si trovano in qualunque ferramenta e bastano un paio di viti per fissarle. Sono un arma in più contro i ladri;
3. posiziona degli allarmi portatili davanti alla porta e alla porta-finestra del terrazzo: il rumore spaventerà eventuali intrusi;
4. non lasciare grosse somme di denaro o preziosi incustodite. Se non hai una cassaforte, versa i soldi in banca e affida i tuoi oggetti di valore a qualcuno di fiducia;
5. Chiudi il rubinetto del gas e dell’acqua; può sembrare banale, ma può succedere di dimenticare questo passaggio e le conseguenze possono essere anche molto gravi: dalla perdita di gas all’allagamento (con conseguente pagamento dei danni all’inquilino del piano di sotto!);
6. chiedi a un conoscente fidato di innaffiare le piante, oppure metti un erogatore automatico a tempo con delle canalette che colleghino i vasi; in ogni caso, sposta i vasi nel punto più ombroso del terrazzo, per scongiurare che il sole faccia seccare le piante;
7. se hai trovato qualcuno per le piante, ti può ritirare anche la posta: una buchetta traboccante è un invito a nozze per i ladri;
8. approfitta della tua assenza per sbrinare frigorifero e freezer. Impegnati a esaurire le scorte prima della partenza, poi togli la corrente al frigorifero. Basterà mettere qualche straccio sul pavimento e un paio di bacinelle in corrispondenza delle bocchette di scolo. Al ritorno basterà dare una passata con bicarbonato o acqua e aceto per averlo più pulito che mai;
9. ricorda che ci sono molte strutture attrezzate per accogliere cani e gatti; quando organizzi la tua vacanza tieni conto degli amici a quattro zampe: non abbandonarli;
10. dai una rassettata generale: al tuo ritorno avrai già abbastanza da fare tra valige da svuotare e lavatrici da caricare per metterti a rimediare al caos precedente; è un piccolo sacrificio che bisogna affrontare.

pennette con mimosa

Pennette lisce con uova mimosa
Difficoltà: difficoltà 1
Dosi: per 4 persone
Tempo: 15 minuti
Ingredienti:
400 gr. di pennette lisce - 3 Uova - 1 barattolo di Uova di lompo - 1 spicchio d'Aglio - Erba cipollina q.b. - Olio extravergine d'oliva q.b. - Sale q.b. - Pepe q.b.
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In occasione della Festa della Donna, Gustissimo vi propone una ricetta a tema, molto facile e veloce, ma davvero raffinata, da preparare con le vostre amiche per festeggiare la serata.
Buona Festa della Donna a tutte le nostre lettrici!

Preparazione:
Mettete a bollire una pentola piena d’acqua: appena giunge a ebollizione, aggiungete il sale e poi versateci le penne, mescolando di tanto in tanto.

Nel frattempo preparate le uova sode, facendole bollire in un pentolino pieno d’acqua per 5-7 minuti; lasciatele poi raffreddare e sgusciatele.

Poco prima di scolare la pasta, fate dorare in padella lo spicchio d’aglio, con un filo d’olio e l’erba cipollina tritata; aggiungete le uova di lompo e fatele saltare a fuoco basso per un paio di minuti al massimo, poi eliminate l’aglio e spegnete la fiamma.

Scolate la pasta e versatela in padella, aggiungendo anche le uova sode sbriciolate (i tuorli si sbriciolano facilmente; gli albumi, invece, possono essere sminuzzati con una mezzaluna); amalgamate bene il tutto, aggiungete una spolverata di pepe bianco e servite guarnendo con qualche rametto di erba cipollina.

Accorgimenti:
Le uova di lompo non devono cuocere più di 1-2 minuti, altrimenti diventeranno troppo molli e si sfalderanno, perdendo la loro consistenza.

Idee e varianti:
Al posto delle uova di lompo potete usare quelle di salmone o di caviale.
Potete inoltre aggiungere in padella un po’ di succo di limone, da incorporare insieme alle uova di lompo, per un sapore più ricco.
Tag Ricetta:
Molto Facile - Pesce - Primi Piatti - Ricette Veloci
Commenti:

Inviato da Gustissimo alle 15:19 del 08/03/2011

Per errore abbiamo inviato nella newsletter questa ricetta con un errore. Le dosi non sono ovviamente per 15 persone bensì per 4. La svista è stata corretta, ci scusiamo per l'imprecisione.

mercoledì 13 aprile 2011

Le erbe per dimagrire

Le piante medicinali possono aiutare la persona in sovrappeso. Alcune erbe riescono a sedare la fame; ma, il loro potere non è assolutamente paragonabile ai farmaci antifame: non hanno però nessun effetto collaterale. Hanno altresì un buon effetto diuretico per cui la persona obesa riesce a perdere diversi liquidi semplicemente eliminando "acqua sporca". E poiché quasi sempre l'obeso ha ipertensione questo si traduce in un benefico effetto ipotensivo. L'altro vantaggio è quello di dare sali minerali in quantità: ricordo infatti che le erbe sono ovviamente verdure a tutti gli effetti per cui la presenza di potassio ad es. è veramente notevole: ecco il miglioramento della stanchezza che spesso si vede nelle persone in sovrappeso che decidono di curarsi con le erbe.
Se poi alle tisane vengono aggiunti dei frutti di bosco essiccati (bacche di ribes, mirtillo, etc.) la tisana diverrà gradevolissima da bere.

La gramigna
E' la pianta depurativa per eccellenza, in campagna tutti gli animali che hanno fatto indigestione la cercano per depurarsi. È fortemente diuretica ma anche antinfiammatoria. Depura fegato e reni e combatte le infezioni delle vie urinarie.

Il tarassaco
I contadini lo chiamano piscialletto tanto è forte il suo potere diuretico. Ma è anche coleretico e colagogo: favorisce cioè la produzione di bile e la sua espulsione con ovvi effetti depurativi. È il padre della cicoria coltivata: si trova in tutti i campi di Italia e la sua ricchezza in vit. C ed A è dieci volte superiore alle verdure coltivate (cicoria, bietola, etc). Si possono usare le foglie fresche in insalata o fare un decotto con le sue radici essiccate. Durante la guerra la tostatura delle radici era un ottimo succedaneo del caffè.

I fiori d'arancio
Il loro sapore dolce, il grande potere sedativo che hanno (i siciliani usano l'infuso per addormentare i neonati) ne fanno una buona arma per calmare la fame nervosa. E' anche un forte depurativo.

Il ginepro
Presente in tutti i boschi toscani è forse la pianta più diuretica che si conosca: le sue bacche si fanno cuocere insieme alle altre erbe "dimagranti" e oltre a dare un gradevole e pungente aroma alla tisana, fa urinare molto.

La spirea olmaria
E' la pianta che l'umanità del secolo passato dovrebbe più ringraziare: è infatti la pianta da cui nacque l'Aspirina (spirea appunto), molto ricca in acido salicilico più del salice: è fortemente antinfiammatoria e molto ricca in vit. C: chi non la conosce la incontrerà spesso nei matrimoni: i mazzolini delle spose infatti sono spesso fatti con la spirea.

Ginkgo Biloba
E' il più grande mistero della botanica: è infatti un albero che non si ammala mai. Questo spiega perché questo albero rappresenti l'unica specie vegetale fossile vivente: viveva cioè al tempo dei dinosauri cinquanta milioni di anni fa.
I suoi principi attivi sono stati usati nella malattia di Alzheimer (Lancet) per il notevole miglioramento che si ha nella circolazione cerebrale. Nella fitoterapia pratica si usa per migliorare la circolazione delle gambe.

lunedì 11 aprile 2011

Ratafia

Le caratteristiche e gli ingredienti del liquore ratafià
Dolcissimo, succoso e fruttato liquore preparato con visciole intere o snocciolate, Montepulciano d’Abruzzo o vino rosso in generale, alcol e zucchero, la ratafià è caratterizzata da diverse varianti da Nord a Sud, con ingredienti diversi a seconda delle ricette contadine che possono prevedere per esempio l’utilizzo di ciliegie nere come in Piemonte o la grappa come base i partenza. Questo apprezzato digestivo dal retrogusto fruttato e dal colore rosso-violastro, menzionato anche da Gabriele D’Annunzio, possiede un profumo unico che rimanda immediatamente ai frutti di bosco e che può essere modificato a seconda della ricetta locale utilizzata per prepararlo: in alcune zone del Lazio, per esempio, si è soliti aggiungere qualche goccia di caffè, oltre che cannella e vaniglia. Due sono le ipotesi che tentano di spiegare il nome di questo liquore: la prima, allude alla formula latina “Pax rata fiat”, ovvero “La pace è fatta” che, pronunciata dai capi militari, sanciva l’accordo di pace tra due potenze belligeranti, attraverso un brindisi a tavola con questo particolare liquore. Un’altra ipotesi è quella che richiama la formula di suggello utilizzata al termine della stipula di notarili o accordi commerciali, al suono di “Ut rata fiat”, cioè “ratificato”. La Ratafià è un liquore ideale da degustare come fine pasto, magari insieme ai dolci o anche come bagna per il pan di Spagna.


RATAFIA' DI UVA MOSCATA
Liquori e frutta conservati in alcol Alchermes
Anisetta di bordeaux
Ciliege in guazzo
Curacao
Elisir garus
Kirsch-wasser
Liquore della certosa (certosino)
Liquori istruzioni generali
Mistra'
Pesche o albicocche all'acquavite
Ratafia' di caffe'
Ratafia' di fragole
Ratafia' di lamponi
Ratafia' di mandorle di pesche
Ratafia' di melagrane
Ratafia' di noci
Ratafia' di ribes
Ratafia' di uva moscata
Ratafia' di visciole
Rosolio all'angelica
Rosolio di anici
Rosolio di cannella
Rosolio di menta
Rosolio di punch
Rosolio di vaniglia
Soubac
Vespetro'
Visciole all'acquavite

Categoria: LIQUORI E FRUTTA CONSERVATI IN ALCOL

La Ricetta Preparazione:

Pigliate tanta uva moscata ben matura, quanta ne occorre per ritrarne 2 litri di succo.
Fate sciogliere in mezzo chilo di zucchero, aggiungete 3 litri di buon spirito, 4 grammi di cannella in polvere e chiodi di garofano e lasciate da parte 15 o 20 giorni, agitando spesso il recipiente. Infine filtrate il liquore e imbottigliatelo.
Ratafia, liquore alle ciliegie
Calcolate circa 1,5 Kg di ciliegie per ottenere 1 kg netto

mi piace!
Ingredienti

* 1 kg di ciliegie nere, ben lavate al netto dei gambi e noccioli
* 2 litri di grappa
* 1/2 l di alcol per liquori a 90°
* 500 ml di acqua
* 800 g di zucchero

Inoltre...

* Stampa etichette - conserve dolci
* Ricette con ciliegie : Ciliegie: conserve, liquori e frullati »

Procedimento

Lavate bene le ciliegie, scolatele e fatele asciugare bene distese far 2 teli ben puliti.
Togliete poi i gambi e togliete il loro nocciolo con l'apposito attrezzo, tenendole sopra una ciotola in modo da raccogliere tutto il succo. Tenete da parte i noccioli. Mettetele ora in un vaso, aggiungete la grappa e, dopo averlo ben chiuso, lasciatelo al sole per 1 mese, scuotendolo di tanto in tanto.
Su di un tagliere perfettamente pulito, pestate la metà dei noccioli riducendoli in poltiglia. Metteteli in un secondo vaso assieme all'alcol per liquori, chiudete ermeticamente e lasciatelo al sole accanto all'altro vaso: si faranno compagnia!
Trascorso questo tempo, fate uno sciroppo con l'acqua e zucchero e quando lo zucchero si è ben sciolto lasciatelo raffreddare in un luogo fresco. È importante che lo sciroppo sia raffreddato a temperatura ambiente prima di unirlo all'alcool se si vuole ottenere un liquore ben limpido. Se invece è ancora tiepido il liquore s'intorbida. Fate riposare per circa un mese e trascorso questo tempo, filtrate il liquore dei 2 vasi in una ciotola passandolo al colino foderato con un panno ben pulito. Aggiungete ora lo sciroppo di zucchero, mescolate bene e versate in bottiglie perfettamente pulite e asciugate che chiuderete bene con un tappo di sughero e conserverete in un luogo fresco e buio per almeno un mese prima di berlo.
RATAFIA AI FRUTTI



Ingredienti



* 320g d'alcool a 95°, 1kg di ciliegie,

* amarene, more e lamponi,

* 320g di zucchero,

* 5g di cannella,

* la buccia grattugiata di mezzo cedro,

* quattro foglie di rosa,

* un cucchiaio di noce moscata grattugiata,

* un chiodo di garofano.

Preparazione

Lavate accuratamente tutta la frutta, quindi snocciolate le ciliege e le amarene e di queste ultime conservate i noccioli. Mettete ora a cuocere su fuoco basso tutti i frutti insieme a pochissima acqua e fateli disfare completamente. Comprimendo per bene la poltiglia così ottenuta, passatene il succo filtrato in un vaso di vetro aggiungendo l'alcool e tutti gli altri ingredienti, compresi i noccioli di amarene grossolanamente schiacciate. Chiudete il vaso e tenetelo in luogo fresco per tre mesi. Ora filtrate il liquore. A questo punto per essere consumato dovremo attendere ancora una settimana.





RATAFIA D’ARANCIO

Ingredienti

* 350g d'alcool a 95°,

* 300g di zucchero,

* 50g di petali d'arancio freschi,

* 1g di cannella,

* 400g d'acqua.

Preparazione

Lasciate macerare i petali per cinque giorni in 200g di alcool, avendo cura di rimestare il tutto due volte al giorno. Filtrate ed aggiungete lo zucchero disciolto nell'acqua a fiamma debole e gli altri 150g di alcool. Lasciate riposare un giorno ed imbottigliate. Il liquore che avremo ottenuto sarà molto profumato, ma prima di poterlo degustare dovremo attendere ancora quattro mesi.



RATAFIA DI COTOGNE



Ingredienti



* 1 Litro d'acquavite a 40°,

* 600g di zucchero,

* 2,5kg di cotogne,

* 1g cannella,

* 1 g di macis,

* 2 chiodi di garofano.

Preparazione

Strofinate con un canovaccio le cotogne per togliere la lanugine che le ricopre, quindi grattugiatele senza sbucciarle e mettete la polpa in una terrina. Coprite e fate fermentare per 3 giorni in luogo fresco. Passato questo periodo strizzate la polpa in un telo bianco o passatela alla centrifuga per ricavarne il succo. Nel succo ottenuto unitevi, in un vaso capace, l'acquavite, zucchero, un pozzetto di cannella e 2 chiodi di garofano. Mescolate, chiudete e lasciate macerare per 2 mesi. Filtrate e imbottigliate. Il liquore ottenuto sarà molto leggero e pronto per la stagionatura soltanto dopo due mesi di stagionatura.



RATAFIA AI TRE FRUTTI



Ingredienti

* 1 Litro d'acquavite bianca a 40°,

* 500g di amarene,

* 500g di lamponi,

* 250g di ribes nero,

* 750g di zollette di zucchero,

* 250g d'acqua.

Preparazione

Lavate e asciugate la frutta, togliete il gambo alle amarene, spicciolate i lamponi, sgranate il ribes. Tritate grossolanamente il tutto senza rompere i noccioli delle amarene e mettete il tutto con l'alcool. Lasciate macerare per almeno 1 mese, quindi filtrate. Portate a ebollizione l'acqua e scioglietevi lo zucchero, fate raffreddare lo sciroppo e mescolatelo all'alcool. A questo punto potrete imbottigliare il liquore ma prima di poterlo degustare dovrete attendere quattro mesi.



RATAFIA DI ALBICOCCHE

Ingredienti

* 1 Litro d'acquavite a 40°,

* 1kg di albicocche molto mature,

* 250g di zucchero,

* 5g di cannella,

* 3 chiodi di garofano.

Preparazione

Snocciolate le albicocche, tagliatele a pezzetti e mettetele in un vaso di vetro o di ceramica. Unitevi qualche mandorla dei noccioli, spellata, lo zucchero, la cannella e i chiodi di garofano. Versatevi sopra l'acquavite e chiudete ermeticamente. Fate macerare per 4 settimane, scuotendo il vaso di tanto in tanto. Filtrate e imbottigliate. Il liquore sarà pronto dopo una settimana.



RATAFIA DI ROSE

Ingredienti

* 350g d'alcool a 95°,

* 150g di petali di rosa freschi e profumati,

* 1g di cannella,

* 1g di coriandolo,

* 350g d'acqua,

* 250g di zucchero.

Preparazione

La preparazione di questo ottimo liquore è veramente molto semplice. Mettete i petali di rosa, anche di colori diversi ma profumati, in infusione con acqua molto calda e lasciate riposare per 1-2 giorni. Filtrate ed aggiungete l'alcool, lo zucchero, la cannella, il coriandolo. Aspettate 12 giorni e filtrate di nuovo, fino a che il ratafià diventerà limpido. Il liquore ottenuto avrà un profumo soave ed è preferibile versarlo in una bottiglia di cristallo.



RATAFIA DI NOCCIOLE



Ingredienti

* 500g d'acquavite a 40°,

* 250g di nocciole con il guscio,

* una stecca di vaniglia,

* 400g di zucchero a velo.

Preparazione

Tenete da parte 8 nocciole e sgusciate le altre. Mettete le nocciole sgusciate in una larga padella e fatele tostare. A questo punto riducetele in grosse briciole, pestandole nel mortaio. Mettetele poi in un vaso di vetro, copritele con mezzo litro d'acqua bollente e unitevi la vaniglia. Lasciate raffreddare, quindi aggiungete l'acquavite e chiudete ermeticamente il vaso. Fate macerare 15 giorni dopodiché filtrate. Aggiungete lo zucchero a velo e le nocciole con il guscio e chiudete di nuovo il vaso e lasciate macerare per altri 30 giorni, scuotendo di tanto in tanto.



RATAFIA DI CAFFE’

Ingredienti

* 1 Litro d'alcool a 40°,

* 150g di caffè in grani,

* 375g di zucchero,

* 220g d'acqua.

Preparazione

Pestate grossolanamente i chicchi di caffè, metteteli in un vaso con l'alcool e fate macerare per 5 giorni. Portate a ebollizione acqua e zucchero, lasciate bollire per 1 minuto e versate lo sciroppo caldo nell'infusione. Mescolate per bene, chiudete e fate macerare ancora per una settimana. Filtrate e imbottigliate con sughero e ceralacca. Per poter degustare questo liquore dovremo attendere ancora un mese



RATAFIA ROSSO

Ingredienti

* 250g d'acquavite a 40°,

* 500g dì ciliege,

* 250g di ribes rosso,

* 250g di lamponi,

* 1g di cannella,

* 3 chiodi di garofano,

* 3 grani di pepe bianco,

* 150g di zucchero

Preparazione

Lavate la frutta, pulitela e snocciolate le ciliege, tenendo da parte 12 noccioli. Con la centrifuga ricavatene il succo e mettetelo in un vaso. A questo punto unitevi l'acquavite, le spezie pestate, i noccioli di ciliegia e lo zucchero. Chiudete il vaso e fate macerare per 1 mese. Trascorso il tempo filtrate per bene ed imbottigliate. Potremo assaggiare questo liquore soltanto dopo un mese di stagionatura



RATAFIA DI QUATTRO AGRUMI



Ingredienti



* 2 litri di acquavite,

* acqua q.b.,

* 1,5 Kg di zucchero,

* 2 limoni,

* 2 arance,

* 1 cedro,

* 1 bergamotto



Preparazione



Mettere in infusione le scorrette dei quattro agrumi nell’acquavite per 8 giorni, quindi filtrate su carta.

Pesate l’acquavite filtrata e preparate uno sciroppo con 375 grammi di zucchero e 3,75 decilitri di acqua per ogni 5 decilitri di acquavite, fatelo raffreddare, aggiungetelo all’acquavite, filtrate e imbottigliate.



RATAFIA AL BASILICO



Ingredienti



* 50 grammi di alcool a 95°,

* 1 litro di vino bianco secco,

* 40 grammi di foglie fresche di basilico,

* 20 grammi di scorza di limone



Preparazione

Fate macerare le foglie di basilico e le scorze di limone ( solo la parte gialla ) con l’alcool avendo cura di rimestare frequentemente.

Dopo sei giorni filtrate e aggiungete il vino bianco ( molto buono ). Filtrate nuovamente e consumate fresco. Se amate i profumi di erbe aromatiche, questo liquore oltre che aiutarvi nelle digestioni difficili, vi delizierà. Prendetene due bicchierini al di dopo i pasti.



RATAFIA AL GAROFANO



Ingredienti



* 1 litro di grappa ( o vodka ),

* 3 decilitri di acqua,

* 300 grammi di zucchero,

* 200 grammi di petali di garofani piccoli da bordura già privati dell’unghia bianca della corolla,

* 3 grammi di chiodi di garofano,

* 5 cm di cannella.



Preparazione



Mettete a macerare per 2 mesi in un vaso a chiusura ermetica i petali e i chiodi di garofano nel liquore, agitando il vaso almeno 2 volte alla settimana. Alla scadenza del periodo, sciogliete lo zucchero nell’acqua, aggiungetevi la cannella e fate bollire per 10 minuti, quindi lasciate raffreddare.Filtrate l’infuso togliendo petali e chiodi di garofano, imbottigliate e unite lo sciroppo di zucchero.

Dopo 10 giorni di riposo, il ratafià sarà pronto da servire.

martedì 5 aprile 2011

Marmellata di arance e Maria Luisa
In questi giorni di pioggia incessante cosa c'è di meglio che fare una buona marmellata con le ultime arance ancora belle succose? e per farla ancora più profumata con la Maria Luisa o erba Luigia o Cedrina o Citronella. Per darvi un'idea ecco la foto di questa pianta originaria del Cile che emana un fresco profumo di limone.


E' una pianta aromatica usata molto nella cucina tradizionale. Le foglie essicate si usano nei potpourri, qualche foglia fresca aggiunta al tè aggiunge una profumazione di limone, con le foglie fresche si può fare un liquore digestivo. Anni fa l'avevo comprata in un brico, ma durante una mia assenza la vicina di casa non l'aveva innaffiata a sufficienza ed era morta. L'anno scorso l'ho ricomprata ed eccola in tutta la sua bellezza.


Ho trovato la ricetta nel blog di Brii, ma ho cambiato le dosi.

1500 gr di arance, meglio se non trattate
1 kg di zucchero
3 rametti di Maria Luisa
25gr di liquore Maria Luisa (in non ce l'avevo e non l'ho messo)

Procedimento:
Lavare, spazzolare bene e asciugare le arance. Tagliarle a fettine sottili e mettere in una pirofila. A strati aggiungere lo zucchero, i rametti di Maria Luisa e lasciare marinare per 12-24ore.



Versare tutto in una pentola e cuocere a fuoco lento. Io ho fatto cuocere per circa un'ora. Per sapere se è pronta fare la prova piattino: mettere un cucchiaino di marmellata in un piattino e inclinarlo. Se scivola veloce non è pronta. Quando la marmellata ha raggiunto la giusta densità, togliere dal fuoco. Prima di versarla calda nei barattoli sterilizzati nell'acqua o nel forno, io ho tagliato le bucce in pezzi più piccoli direttamente nella pentola.


Il risultato di questo mio primo esperimento di preparazione di marmellate lo vedete sulla fetta biscottata. Il sapore vi assicuro che è una delizia.