lunedì 9 febbraio 2015

Spezie sgonfia pancia

Sentite che la vostra pancia è gonfia come un palloncino? Aggiungete un pizzico di queste spezie sgonfia pancia e tornerete ad avere un addome piatto!
Pancia gonfia già prima delle abbuffate natalizie? Prima di arrendervi ai piaceri della tavola e ai pantaloni con l’elastico in vita, depuratevi e fate tornare la vostra pancia più piatta che mai. Il segreto si trova nelle spezie!
Aneto
Preziosissima erba dalle proprietà diuretiche e depurative: aiuta la pancia ad eliminare il gonfiore.

Zenzero

Oltre ad aumentare il metabolismo, gli oli essenziali dello zenzero stimolano la digestione: cibo dimagrante e sgonfia pancia allo stesso tempo!

Noce moscata

La noce moscata contiene degli oli essenziali che migliorano l’equilibrio del vostro intestino. Il gusto che aggiunge ai piatti è impareggiabile!

Zafferano

Basta un pizzico di zafferano per dare a tutti i piatti colore e sapore: inoltre lo zafferano stimola la digestione, tenendo lontano i gonfiori alla pancia!

Cannella

Il sapore della cannella si ama o si odia, ma grazie alle proprietà digestive non potrà mancare dalla vostra dieta. Inoltre tiene anche lontano la fame nervosa!

Curry

Un mix di spezie che creano la giusta combinazione per sgonfiare la vostra pancia: peperoncino, cumino, senape, pepe e zenzero sono solo alcune delle spezie segrete di questo mix!

sabato 7 febbraio 2015

tipi di riso

Varieta di riso

Arborio: Ha chicchi grossi e Lunghi Grazie al suo alto contenuto di amido resiste bene alla cottura e per questo motivo è l’ideate per i risotti. E’ il più amato e conosciuto dagli italiani.
Carnaroli: nato da un incrocio tra il Vialone e Leoncino, ha chicchi grossi, consistenti, e affusolati che assorbono facilmente gli odori e si legano con armonia agli ingredienti. Dopo l’arborio è la varietà più diffusa in Italia.
Originario: ha chicchi piccoli e rotondi che cuociono in circa 12-14 minuti. Utilizzato soprattutto per le minestre, per la sua resistenza alla cottura si presta anche alla preparazione di dolci e dei famosi arancini.
Red: pregiata varietà orientate, cresce nelle coltivazioni del Borneo. I suoi lunghi chicchi presentano il caratteristico colore rossastro. Ideale come contorno a piatti di carne e di pesce. Gli indonesiani lo offrono agli dei.
Selvaggio: i suoi chicchi sono lunghi, affusolati e neri, ma non è un riso vero e proprio. E’ una graminacea – più precisamente la zizzania acquatica – che non viene coltivata ma cresce spontanea nette paludi. Cuoce in 45 minuti.
Baldo: i chicchi sono grandi, traslucidi e molto consistenti. Ricco di amido, ha grande capacità di assorbimento ed è perfetto per la preparazione di risotti, per te cotture al forno.
Gange: proveniente da coltivazioni indiane; si presta per la preparazione di piatti unici a base di carne e di pesce, ma può essere utilizzato anche come contorno e nelle insalate. Il suo tempo di cottura è di circa 18 minuti.
Pedano: Caratterizzato da una pasta particolarmente tenera e da un alto contenuto di amido, è indicato soprattutto per preparare minestre e minestroni, ma si apprezza anche pescato e condito in bianco o al sugo.
Ribe: presenta una pasta molto compatta e chicchi lunghi e affusolati. Resiste bene alla cottura ed è indicato per risotti e risi imbottiti.E’ la varietà più utilizzata nel procedimento parboiled.
Thai: presenta una grana lunga e cristallina. Quando cuoce, emette un caratteristico ed esotico profumo di spezie. Perfetto se abbinato a piatti a base di carne, pesce o verdura, come contorno, all’uso orientale.
Balilla: dai chicchi piccoli e tondi, ha un grande potere di assorbimento e di crescita in cottura. E utilizzato per minestre, ma anche nella preparazione di dolci, timballi e crocchette.
Glutinoso: Esiste nelle varietà bianca e nera. E’ molto ricco di amido: in fase di cottura perde vigoria e assume una consistenza collosa. Per questo motivo viene utilizzato solo nella preparazione di dolci e budini.
Parboiled: si ottiene sottoponendo il riso grezzo ad uno speciale processo di precottura. I suoi chicchi conservano te caratteristiche nutrizionali tipiche del riso integrate. Sopporta cotture lunghissime e non scuoce mai.
Roma: ha i chicchi lunghi, grossi e tondeggianti. E’ molto apprezzato in cucina per la sua estrema versatilità, che lo rende adatto a qualsiasi tipo di cottura, anche nelle minestre e gratinato in forno.
Venere: di origine cinese, è oggi coltivato anche nella Pianura Padana. Dà il meglio di sé quando è abbinato a piatti di carne e di pesce al forno. E’ ricco di proprietà nutritive e, secondo gli antichi Cinesi, afrodisiache.
Basmanti: varietà originaria dell’India, dalla regione del Punjab. Ha chicchi lunghi e affusolati e quando cuoce emette un aroma di sandalo e nocciola. E ideale per la preparazione di piatti unici.
lntegrale: questo tipo di riso è quello che più conserva tutte le proprietà nutritive del cereale, poiché non subisce il processo di raffinamento e sbiancatura del tipo brillato. Si sposa bene con bolliti e zuppe.
Patna: di origine thaitandese, ha chicchi lunghi e affusolati e un colore bianco latte. Per La sua origine orientale, è adatto a piatti esotici ma anche a insalate di riso, tortini e ripieni. Ha un’ottima tenuta in cottura.
Sant’Andrea: i suoi chicchi sono lunghi grossi e corposi. Per il suo alto contenuto di amido è particolarmente indicato nella preparazione di minestre e zuppe, ma anche di sformati e dolci. Assorbe bene i condimenti.
Vialone nano: ha chicchi di media grandezza, semilunghi e tondeggianti. Le sue caratteristiche sono simili a quelle del Carnaroli, ma è più diffuso nel Nord-est italiano. Cuoce in circa 13 minuti ed è ideale per i risotti.

mercoledì 4 febbraio 2015

GAZPACHO ANDALUSO


Il suo nome fa venire in mente subito la Spagna: è una zuppa fredda di origine contadina da servire anche come cocktail.

Ingredienti: 600 g di pomodori ramati; 65 g di cipolle rosse; 1 peperone verde da 250 g; 1 peperone rosso da 200 g; 1 cetriolo da 200 g; 1 spicchio di aglio; 100 g di mollica di pane raffermo; 50 ml di olio extravergine di oliva; 110 ml di aceto di vino bianco; sale e pepe q.b. 
Ingredienti per l'accompagnamento: 300 g di cetrioli; 200 g di cipolle rosse; 300 g di pomodori ramati; 3 uova sode; 40 g di crosta di pane. 

Preparazione: taglia la crosta dal pane, che metterai da parte per realizzare i crostini di accompagnamento. Metti la mollica in una ciotola, versaci l'aceto e lascia marinare fino a quando la mollica non ne avrà assorbito la gran parte. Scolala e mettila da parte. Sbuccia le cipolle e lo spicchio d’aglio e affettali. Taglia a tocchetti peperoni, cetriolo e pomodori spellati, versa tutte le verdure nel mixer, aggiungi l’olio extravergine di oliva a filo, aggiusta di sale e pepe a piacere e aziona il mixer fino a ottenere un composto denso, liscio e omogeneo. 
Prendi una ciotola e sovrapponici un setaccio che sia proporzionato, versaci il composto frullato e setaccialo aiutandoti con il dorso di un cucchiaio, in modo da eliminare residui di bucce o semi. Rimetti il composto nel mixer e unisci la mollica strizzata, aggiusta di sale, pepe o aceto (che si deve sentire lievemente) secondo i tuoi gusti. Frulla ancora per qualche secondo fino a ottenere un composto liscio ed omogeneo. Fai riposare il gazpacho in frigorifero per qualche ora. 

Per l’accompagnamento: taglia a cubetti la crosta del pane, disponili su una teglia rivestita da carta da forno, versa un filo d’olio e inforna per 5 minuti a 200° fino a che non saranno ben dorati. Intanto taglia a cubetti cetrioli e pomodori. Dopo aver bollito le uova, separa i tuorli e taglia a cubetti gli albumi. Una volta affettata anche la cipolla rossa, trasferisci tutte le verdure e il pane tostato all’interno di ciotoline. Tira fuori il gazpacho dal frigorifero e servilo freddissimo in bicchieri o in un piatto fondo, accompagnato da verdure, uova e pane tostato a cubetti. 

Variante Victoria: per addolcire il gusto, sostituisci l'aceto di vino bianco con quello di mele, che è anche più salutare.

TORTILLA DI PATATE



Ingredienti:
1 kg di patate a pasta gialla
2 cipolle dorate;
4 uova;
 sale q.b.
1/2 l di olio di semi. 

Preparazione: pela le patate e tagliale a quadretti di 1 cm di lato; pulisci le cipolle e tagliale a spicchi non troppo piccoli. Riscalda l’olio in una padella capiente. Versa le patate nell’olio e abbassa la fiamma: le patate non devono dorare velocemente ma cuocere lentamente per diventare morbide all’interno. Aggiungi anche la cipolla, sala e mescola il tutto. Una volta cotte le patate, mettile in un colino affinché perdano l’olio in eccesso, quindi lasciale intiepidire per 15-20 minuti.
Sbatti le uova, aggiungi un pizzico di sale e unisci patate e cipolle mescolando il composto. In una padella, riscalda un cucchiaio d’olio, poi versaci il composto e abbassa la fiamma, fai cuocere lentamente per 10 minuti.
Stacca un po’ i bordi della tortilla dalla padella con l’aiuto di una forchetta, quindi copri con un coperchio piatto e più grande della padella, con cui successivamente ti aiuterai per capovolgerla. Una volta capovolta, continua la cottura a fiamma bassa per altri 10 minuti, poi adagiala su un piatto di portata e servila calda o tiepida. 

Variante Victoria: se desideri una tortilla ancora più morbida aggiungi alle uova sbattute mezzo bicchiere di latte. Per renderla più digeribile e meno calorica, preparala con le patate al forno. 

Frittata alla mozzarella


- Ingredienti (per 4): 6 uova, 200 gr di mozzarella, 3 cucchiai di parmigiano grattugiato, 1 cucchiaio di prezzemolo fresco tritato, sale, pepe.
- Preparazione: tritare finemente la mozzarella; in una ciotola, sbattere le uova con un pizzico di sale e di pepe, il parmigiano grattugiato e il prezzemolo tritato; aggiungere la mozzarella tritata e mescolare; versare il composto ottenuto in una padella antiaderente; quando le uova inizieranno a rapprendersi e la superficie superiore apparirà dorata, girare la frittata (eventualmente con l'aiuto di un coperchio o di un piatto) e farla cuocere anche dall'altro lato; a cottura ultimata, trasferire la frittata su un piatto da portata; servire calda o tiepida.

Straccetti di pollo alla pizzaiola


- Ingredienti (per 4): 4 petti di pollo, 12 pomodorini, una manciata di olive nere, origano, basilico fresco, olio extravergine di oliva, farina, sale, pepe.
- Preparazione: tagliare i pezzi di pollo a bocconcini, i pomodorini a spicchi e le olive a rondelle; in una padella, scaldare un filo di olio e rosolarvi gli straccetti di pollo infarinati; salare e pepare; aggiungere i pomodorini e completare la cottura; aggiungere le olive, insaporire con l'origano e amalgamare; servire con alcune foglie di basilico fresco.

Pasta con grana, rucola e speck


- Ingredienti (per 4): 320 gr di pasta corta, 150 gr di speck, 80 gr di rucola, 100 gr di grana in scaglie, 1 limone, olio extravergine di oliva, sale, pepe.
- Preparazione: cuocere la pasta in acqua salata, scolarla al dente, passarla sotto l’acqua fredda e riporla in una terrina; aggiungere la rucola pulita, lavata e spezzettata; condire con un filo l’olio e un pizzico di sale e di pepe e mescolare; aggiungere lo speck tagliato a listarelle e le scaglie di grana e mescolare; fare riposare in frigo per 1 ora, coprendo la terrina con della pellicola trasparente; servire a piacere con una spolverata di pepe e uno spruzzo di limone.

Carbonara di zucchine


- Ingredienti (per 4): 320 gr di pasta, 300 gr di zucchine, 30 gr di parmigiano o pecorino grattugiato, 3 uova, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 spicchio d’aglio, sale, pepe.
- Preparazione: in una padella antiaderente e capiente, far rosolare uno spicchio di aglio nell'olio caldo; spuntare le zucchine, lavarle e tagliarle a julienne; eliminare l’aglio dalla padella; fare cuocere le zucchine nella padella coperta, a fuoco dolce per 10 minuti circa; regolare di sale e cuocere a fuoco medio senza coperchio per altri 5 minuti circa; in una ciotola, sbattere le uova con il parmigiano e un pizzico di pepe nero; cuocere la pasta in acqua salata, scolarla al dente e versarla nella padella con le zucchine, aggiungendo un paio di cucchiai d’acqua di cottura e l'uovo sbattuto; fare saltare la pasta in padella per 1 minuto, in modo da amalgamare gli ingredienti; servire con una spolverata di pepe e parmigiano.




martedì 3 febbraio 2015

Fusilli alla salvia

Ingredienti:320 g di fusilli, 50 g di pinoli, 60 g di margarina bio o burro bio, 2 rametti di salvia, 50 g di grana grattugiato(non indispensabili), sale, pepe.
Preparazione: fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata bollente. Pulite la salvia con carta assorbente da cucina, quindi sfogliatela.In padella fate sciogliere il burro e rosolate i pinoli e la salvia. Bagnate con poca acqua di cottura della pasta. Scolate i fusilli e conditeli salvia e pinoli. Profumate con il pepe, cospargete di formaggio grattugiato e servite.

Patate al timo fresco


Ingredienti: 1,5 kg di patate piccole,1 scalogno, 1 mazzetto di timo,
olio extravergine di oliva, sale, pepe.
Preparazione: Sbucciate e lavate le patate, poi mettetele a cuocere in abbondante acqua bollente per circa 3 minuti. Sgocciolatele e riponetele in una terrina. Sbucciate e tritate lo scalogno poi unitelo alle patate con mezzo bicchiere di olio, una spolverizzata di timo, il sale e una buona macinata di pepe. Mescolate bene e mettete in forno a 200 gradi per circa 30 minuti, poi girarle e cuocerle ancora fino a farle rosolare. Servire calde con una spolverizzata di timo fresco sopra.

spezie e erbe aromatiche

Prima di parlare di spezie è opportuno differenziarle dalle erbe aromatiche: le spezie possono essere e/o essere ricavate da semi, frutti, radici, cortecce, nocciuoli, o qualsiasi altra parte della pianta, generalmente sono essiccate, ma, quasi sempre (ci sono delle eccezioni come il peperoncino che può essere utilizzato anche fresco e appena colto)  sono sottoposte ad un processo (anche minimo) di selezione e lavorazione. E preferibile usare le erbe aromatiche a fine cottura, al contrario le spezie devono essere riscaldate ed è proprio con la cottura che sprigionano il loro aroma, altra differenza se la maggior parte delle erbe aromatiche non vuole altro “arnese” che le mani di chi le coglie, per le spezie invece mortaio, coltelli, macine in pietra e affini sono i benvenuti.

Il cardamomo: usato in tutto l’oriente per sue “capacità afrodisiache” e per i suoi poteri magici nei riti d’amore, è sicuramente una delle spezie più affascinanti. Dal retrogusto leggermente balsamico e dal sapore fortemente aromatico, ne esistono due varietà, la verde e la nera. Quello verde è più piccolo e più delicato, quello nero più grande e molto forte, adatto solo ad alcuni tipi di preparazioni molto speziate. Al contrario il verde può essere usato in cucina sia per il salato che per il dolce, con i legumi e con le patate sta benissimo ed è perfetto per i dolci, ottimo da aggiungere al latte di mandorle o ai dolci a base di riso, inoltre è perfetto per tè e infusi. E’ confortante, balsamico, antisettico e fortemente digestivo, perfetto in questa stagione.

Lo zenzero: ormai conosciuto e molto usato anche qui da noi, è una delle spezie con più alto contenuto di vitamina C, preceduto solo dal peperoncino. Si tratta di una radice che può essere utilizzata sia fresca che in polvere, ma è sempre meglio utilizzarla fresca, togliendo la buccia e grattugiandola finemente. Come il cardamomo è adatto sia alle preparazioni dolci che a quelle salate, perfetto per la cucina di ispirazione asiatica, ma ottimo anche da aggiungere fresco alle insalate e adattissimo a tutti i tipi di dolci. E’ ottimo per tutte le malattie da raffreddamento, scioglie il muco e facilita le funzioni renali.
La cannella: la più amata e più odiata, non c’è via di mezzo, o la si ama e la si usa ovunque, al contrario di quello che si pensa solitamente, non è adatta solo ai dolci, ma è perfetta anche per la preparazione di sughi e stufati a base di legumi e ottima per la cucina a base di soia o la si odia e non si sopporta l’aroma intenso e vagamente dolciastro. La cannella è una spezia dalle incredibili proprietà antisettiche e disinfettanti ed è corroborante; ne esistonodue varietà: la  cannella di Ceylon (“Cinnamomum zeylanicum”) più pregiata e la cannella Cassia (“Cinnamomum cassia”) meno pregiata e più forte. Assolutamente da preferire la prima, quella che vedete in foto è che è facilmente riconoscibile per la corteccia grossa e legnosa.