lunedì 21 marzo 2011

CAROTE VICHY PDF Stampa E-mail
Ingredienti per 4 persone:

# 1 kg di carote,
# 60 g di burro,
# olio,
# sale,
# prezzemolo,
# vino bianco.


Pulire le carote e tagliarle a rondelle.
Sciogliere il burro in un po' di olio, unire le carote, salare e coprire di acqua.
Cuocere a recipiente coperto, mescolando ogni tanto, per 1 ora.
A metà cottura bagnare con il vino.
Verso la fine unire il prezzemolo tritato.
Le carote dovranno essere molto tenere.
Servirle calde.
CAROTE ALL'ORIENTALE
Ingredienti per 4 persone:

600 g di carote tenere,
1 vasetto di yogurth,
1/2 limone,
2 cucchiai di uvetta sultanina,
12 gherigli di noce,
2 cucchiai di olio d'oliva,
sale,
pepe.


Raschiare e lavare le carote poi grattugiarle finemente.
Porle in una insalatiera e unire i gherigli sminuzzati e l'uvetta fatta precedentemente rinvenire in acqua tiepida.
Condire con sale e pepe.
A parte mescolare lo yogurth con il succo di limone e 2 cucchiai di olio.
Sbattere bene la salsa e versarla sull'insalata, mescolare delicatamente e far riposare per almeno 10 minuti prima di portarla in tavola.

venerdì 18 marzo 2011

Germogli

Per chiunque sia interessato, scrivo qui (su sollecitazione di Michy99) qualche indicazione per fare i germogli in casa e qualche informazione generale sulle loro proprietà.
Per prima cosa, occorre dire che i germogli sono un cibo dalle proprietà eccezionali, poichè il processo di germinazione dei
semi aumenta (in alcuni casi in modo eclatante) le proprietà del seme per quanto riguarda il contenuto di vitamine, sali minerali, aminoacidi ed enzimi. In molti casi, ne aumenta anche la digeribilità (cereali e legumi, per es. non possono essere consumati crudi, ma i germogli ottenuti dai loro semi sì). Per dare un'idea, le vitamine aumentano fino al 100% rispetto al seme, e fino al 1400% rispetto alla pianta adulta.
Detto ciò, passiamo alla preparazione. Si noti che qualsiasi tipo di seme può essere fatto germogliare, ad eccezione di quelli notoriamente tossici, cioè, in pratica, le solanacee (patate, pomodori, melanzane). Possiamo dividere comunque i semi in 3 grandi categorie: cereali, legumi, "altri". I primi non sono di facile germinazione (almeno per me, sono la mia bestia nera...); i secondo sono decisamente facili e danno una certa soddisfazione; i terzi sono una categoria molto eterogenea.
I metodi sono sostanzialmente 3.
1) Metodo del sacchetto di canapa (o di lino), particolarmente indicato per i legumi. E' l'unico metodo che necessita di uno strumento specifico, che è un sacchetto di canapa o lino, con un laccetto. Si prendono i semi, si mettono a bagno per una notte o più (a seconda dei semi, per es. la soia anche 24 ore, gli altri legumi una notte), si sciacquano e si mettono nel sacchetto e si bagna il tutto. Si appende il sacchetto a sgocciolare in qualche posto (sul lavandino?); lo si bagna 2-3 volte al giorno in modo da mantenerlo costantemente umido per un periodo di giorni che varia a seconda dei semi (in media direi 4-5 giorni). Ad ogni modo, il germoglio deve essere ben sviluppato. Si sciacquano i germogli e si consumano (o si conservano in frigo per una settimana). Secondo alcuni è meglio consumarli tutti interi (seme, germoglio e buccia), ma a fagioli e soia io tolgo la buccia. Io preferisco scottarli due minuti al vapore (soprattutto lenticchie e ceci). Per i legumi non è necessario comprare semi apposta per germogli; l'importante è che i semi siano bio e che non siano decorticati (quindi lenticchie con la buccia). Per quanto mi riguarda, consiglio la soia e le lenticchie scottate al vapore e condite con olio e salsa di soia (queste ultime vengono meglio con il secondo metodo, però).
2) Metodo del vaso, indicato per cereali e alcuni legumi. Esiste uno strumento specifico (un vaso di vetro con un coperchio avvitabile forato, tipo colino) reperibile in negozi bio a prezzi accessibili, molto comodo, ma non indispensabile. Si può usare anche un vaso di vetro da mezzo litro senza coperchio, un elastico e della carta assorbente. Si mettono a bagno i semi (se si comprano semi per germogliare la confezione riporta i tempi), si sciacquano, si mettono (umidi) nel vaso (tenendo conto che germogliando aumento di volume), si tappa con un foglio di carta assorbente (deve passare aria) tenuto con un elastico. 2-3 volte al giorno si sciacqua il tutto rimettendo dentro i semi e scolando tutto. La differenza rispetto al sacchetto è che in questo caso i germogli prendono luce (diretta o meno) e sviluppano clorofilla (di norma, sono pronti quando sul germoglio si apre una fogliolina verde).
3) Metodo del piatto o del germogliatore, adatto per tutti gli altri semi. Esistono germogliatori (anche a più piani), sostituibili con un piatto (non di plastica) e un foglio di carta assorbente. Si mettono a bagno i semi, si sciacquano, si stendono sul piatto e si coprono con il tovagliolo. Alcuni semi possono sviluppare muffe, altri possono seccarsi senza germogliare. Con questo metodo, generalmente, bisogna bagnarli poco e più spesso, magari con uno spruzzino o scolando l'acqua in eccesso dal piatto (non deve ristagnare, ma devono essere sempre umidi). Alcuni semi producono una piccola peluria bianca che è facile scambiare per muffa (tipicamente, i semi di ravanello). In generale, questo metodo prevede alcuni giorni con il tovagliolo (quindi senza luce) e alcuni giorni senza (per la clorofilla).
Riassumendo, i semi germogliabili che si trovano in commercio (o come prodotti appositi o come semi per la "normale" alimentazione) sono per esempio:
-legumi (azuki rossi, verdi, ecc.; fagioli, lenticchie, ceci, piselli, arachidi)
-cereali (riso, grano, orzo, farro, ecc.)
-alfa-alfa, trifoglio (questi credo siano in realtà legumi), ravanello, aglio, broccolo, mandorle, lino, senape, girasole, crescione, fieno greco...
Qualche fonte di informazione utile:

mercoledì 2 marzo 2011

Cosa è vietato nei pasti normali (pranzo e cena)?
Pane, pasta, riso, patate, legumi, carote, pomodori, frutta, mais, formaggi e tutti i prodotti con lattosio (anche lo yogurt e la panna da cucina), alcolici di ogni genere, succhi di frutta, bibite gassate (fa eccezione la Coca Zero, ma non esagerate)

Posso mangiare più di 4 preparati e saltare la cena?
No.

Ogni busta di preparato è uguale all’altra?
No, ad esempio la singola busta di fusilli vale come due preparati di bevanda al cacao o due zuppe di pollo al curry.

Posso mescolare una busta (ad esempio una zuppa) con alimenti concessi (ad esempio pezzetti di carne)?
Certo, su questo blog pubblicheremo quante più ricette possibili in tal senso.

chetosi

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8 Luglio 2010
La chetosi in una dieta dimagrante
Si parla di: Dieta Tisanoreica

Nella prima fase della dieta Tisanoreica si entra in chetosi. La prima fase ha uguale durata della seconda fase, che si chiama mantenimento e nella quale non si sarà più in chetosi. La dieta tisanoreica può quindi essere di 20+20 giorni (non uno di più!) o di 11+11 giorni.

ma COS’è LA CHETOSI?

1. Si eliminano i grassi e gli zuccheri (come frutta, carote, pane, pasta, patate, cereali, legumi, alcolici, bibite) dall’alimentazione.

2. Si nutre il corpo solo con proteine (come pollo, brasaola e pesce), sali minerali e vitamine (da zucchine, finocchi, lattuga).

3. Non ricevendone di nuovi, il nostro organismo usa tutte le riserve di zuccheri (di qui in poi li chiameremo carboidrati) che trova fino a terminarle. Questa non è cosa da prendere alla leggera, è un po’ pericolosa, tanto che è d’obbligo aver consultato un medico.

4. L’organismo deve aver raschiato il fondo per entrare in chetosi. Mangiare o non mangiare mezza mela in questa fase fa quindi un’enorme differenza.

5. Senza carboidrati il nostro organismo deve inventarsi quaslcosa per far funzionare gambe, cervello e tutto il resto. Ci pensa su un po’ di tempo e infine trova un’idea. Va prendere i grassi, che abbiamo in gran riserva soprattutto se in sovrappeso, li brucia per farne energia.

Per sapere se si è in chetosi in una dieta come la Tisanoreica dovete fare un test dell’acetone. L’acetone, sì. Quello dei bambini.

Ricotta fatta in casa

■ Preparazione

Ricotta fatta in casa
In una pentola mettete il latte, la panna ed il sale (1). Riscaldate a fiamma media mescolando in continuazione (2) fino a raggiungere 80º (3) . Aggiungete l’aceto (4), mescolate e continuate la cottura a fiamma bassa per 1 minuto senza far che il latte raggiunga il bollore.

Ricotta fatta in casa
A questo punto vedrete che si formano dei grumi (5). Coprite con uno strofinaccio e lasciate raffreddare a temperatura ambiente. Preparate una ciotola con sopra un colino foderato di garza (6).

Ricotta fatta in casa
Una volta che la nostra ricotta si sarà raffreddata passatela al colino (7); formate un pacchettino con la garza strizzando un po’ per far sì che perda il liquido (8). Lasciate riposare un paio d’ore in frigo e la vostra ricotta sarà pronta (9).
■ Consiglio


Se desiderate una ricotta più leggera potete prepararla senza l’aggiunta della panna. La cremosità dipende dai vostri gusti; più tempo la lasciamo riposare più acqua perderà diventando più soda. Il liquido raccolto è il latticello, ricco di vitamine, proteine e sali minerali. Non buttatelo, potrete usarlo per la realizzazione di pane, focacce, ecc. Provate a fare una torta sostituendo il latte con il latticello, viene morbidissima!

martedì 1 marzo 2011

 Interiora di agnello


Ingredienti

due o tre interiora di agnello
 o un chilo di interiora di maiale
 o vitello,
 mezzo bicchiere di vino e mezzo bicchiere di aceto,
due spicchi d'aglio,
sale,
lauro,
 rosmarino,
 cipolla,
 cerasella,
 olio
Preparazione

mettere a soffriggere la cipolla e l'aglio; appena imbionditi, aggiungere le interiora (cuore, polmone, fegato, milza, rognone) tagliate a pezzetti e gli odori; ogni tanto, durante la cottura, versare il vino e l'aceto aspettando che evaporino. una volta che tutto sarà ben rosolato, servire caldo. facoltativo aggiungere qualche pomodoro pelato.